L’orefice Werner W. della zona di Brunico è intenzionato di mettere in rete il proprio nuovo sito internet nel giro di alcune settimane. Sennonché, da una ricerca online effettuata sul proprio nominativo, deve suo malgrado scoprire come in ordine alla sua persona risulti tuttora in tutta evidenza un articolo di un quotidiano locale di oltre sette anni fa, il quale tematizzava la condanna di Werner W. per il possesso di una minima quantità di marihuana. Disperato e ansioso circa la propria reputazione, lo stesso si rivolge quindi al proprio avvocato.
Avvocato Andreas Leiter: “La rete non dimentica”. Tale frase concretizza bene il problema di Werner W. In caso di ricerca nominativa su un comune motore di ricerca, al primo posto dei risultati figura sempre l’oramai datato articolo giornalistico dai connotati per lui alquanto negativo. Infatti, sia il vecchio articolo giornalistico, come anche il sito del giornale su cui era stato a suo tempo pubblicato, sui motori di ricerca sono dotati di un ranking migliore rispetto al nuovo sito del sig. W.
Nel caso di specie si fronteggiano due interessi di rilevanza costituzionale, per certo verso confliggenti. Da un lato il diritto di cronaca, ossia il diritto del pubblico ad un adeguata informazione su temi rilevanti, dall’altro lato il diritto alla riservatezza ed alla privacy, ossia il diritto di Werner W. di non vedere pubblicate notizie riguardanti aspetti e comportamenti relativi alla propria sfera privata, considerato oltretutto che dall’accadimento incriminato è oramai passato un notevole lasso di tempo.
Internet fa parte dei cd. nuovi media. Essendo relativamente nuovo, allo stato non esistono regole uniforme ed esaustive per quanto riguarda la relativa regolamentazione, così anche in ordine all’eventuale cancellazione di dati.
Tuttavia, da un po’ di tempo in ambito europeo si discute il cd. “diritto all’oblio”. In tal senso informazioni digitali riguardanti la persona non dovrebbero rimanere a disposizione e visibili in rete in eterno. Anche la giurisprudenza italiana si occupa da tempo della questione, recentemente affermando come a tale proposito bisognerà in prima linea valutare se la notizia originaria sia tuttora di rilevanza per il pubblico.
Una cancellazione di contenuti dalla rete può pertanto essere considerata possibile,
1.se l’accadimento descritto, in origine di rilevanza pubblica, è ormai al quanto datato,
2.se non sussiste un interesse attuale, affinché la notizia venga preservata nel mondo digitale (essendo stato il pubblico già informato in origine),
3.e se la notizia può avere delle evidenti ripercussioni negative sulla persona coinvolta.
In tal caso è possibile rivolgere apposita istanza al titolare del sito web, il cd. Webmaster, senza tuttavia dimenticare di procedere all’eliminazione anche dell’indicizzazione di contenuti sui comuni motori di ricerca.
Nel caso di Werner W. sussistevano tutti i suddetti requisiti, ragione per cui Webmaster ed i motori di ricerca dovevano effettivamente procedere alla cancellazione dalla rete dell’articolo giornalistico. Il nuovo sito dell’artista figura adesso al numero uno del ranking. In ogni caso, trattandosi solamente di indicazioni non normalizzate, bisognerà sempre considerare il caso concreto, onde capire, se una cancellazione sia effettivamente possibile.
Desidera che i Suoi dati personali siano eliminati dalla rete? O ha un problema simile? Allora non esiti a contattare il sottoscritto all’indirizzo e-mail info@avv-leiter.it o al numero telefonico +39/0474/555356.